Perché è stato chiuso il gruppo di Facebook “Babylone 2.0”? E soprattutto: che cos’è questo gruppo e perché molti ne parlano? Andiamo alla scoperta.
Uno scandalo che ha risvegliato le coscienze femministe e non solo, in Belgio come in altri Paesi mitteleuropei. Il gruppo di Facebook “Babylone 2.0” è stato chiuso. Ma di cosa stiamo parlando, esattamente? Perché mai c’è stato tanto clamore attorno a un semplice raduno virtuale di persone?
Tutto è partito da un blog belga, curato da una ragazza chiamata Chrys, che esordisce così: “Da stamattina, non penso che a un numero: 52 mila. Da stamattina, ho voglia di piangere“. 52 mila, utente più utente meno, è il numero di iscritti su “Babylone 2.0”, uno dei più gruppi più numerosi dedicati alla condivisione di foto di ragazze, prevalentemente di nudo. Non si tratta di semplice erotismo, anzi: gli uomini iscritti al gruppo condividevano le foto delle loro ‘conquiste’, in modo da vantarsene con gli altri membri, o addirittura con il preciso scopo di umiliarle.
La cosa che appare ancor più grave è il fatto che queste fotografie siano scattate all’insaputa del partner, o comunque destinate a un uso rigorosamente privato. Non vi è solo la pubblicazione di foto di nudo o seminudo, ma anche una gravissima violazione della privacy a mezzo social network.
Qualche dettaglio? Un post apparso nel gruppo ritrae una donna, girata di spalle, china su un fornello, e una didascalia palesemente inneggiante alla strumentalizzazione del corpo femminile. C’è dell’altro: un post addirittura titola “Femmina = pezzo di carne”.
Un vero e proprio scandalo, che ha scosso l’universo femminista, ma in generale tantissimi utenti della Rete. Dopo la denuncia di Chrys il gruppo è finito su tutti i principali media belgi e francesi, venendo chiuso da Facebook nel giro di qualche ora. Nel frattempo sono partite diverse petizioni, per evitare che episodi del genere accadano di nuovo. Ma, si sa: c’è sempre il rischio che qualche imbecille ci riprovi.
