Carta da parati degli anni ’70, il design che non passa mai di moda per decorare l’ufficio

Carta da parati

Ci sono alcuni ambiti, nella vita di tutti i giorni, in cui il classico che non passa mai di moda è effettivamente un evergreen sempre piacevole agli occhi. Lo è in particolar modo quando si tratta di arredare la propria casa, o anche il proprio ufficio: esistono degli elementi che riescono sempre a catturare l’attenzione di chi vive l’ambiente quotidianamente, come di chi lo visita per la prima volta. Tra questi vi è sicuramente la carta da parati degli anni ’70 una decorazione sempre alla moda, che esprime eleganza e creatività.

La carta da parati è tornata di moda grazie ai social: storia di un fenomeno evergreen

I social network restano l’ago della bilancia dei gusti delle persone anche per quanto riguarda l’arredamento. È accaduto proprio questo con la carta da parati, tornata prepotentemente sulla scena negli ultimi anni. L’influencer marketing ha fatto la sua parte, con sempre più opinion leader portate a pubblicizzare questo genere di decorazione. Ma crediamo che, se c’è qualcuno che influenza il gusto degli utenti, è pur vero che anche questi ultimi avevano, probabilmente, un desiderio ‘sopito’ di utilizzarla ancora all’interno delle proprie abitazioni.

Già, perché abbiamo assistito – e stiamo ancora facendolo – a un vero e proprio revival di quello che veniva considerato vintage fino a non più di due anni fa, e che ora è tornato alla ribalta. La carta da parati, infatti, decora sempre più bacheche (pardon, case), nella più classica delle manifestazioni del mito dell’eterno ritorno. E, se prima ad andare forte erano i giornali sull’arredamento (hanno fatto epoca, diremmo), e molto prima ancora il gusto era orientato dagli arazzi dei ricchi, adesso sui social la visibilità è logicamente diversa e oltremodo accentuata.

Sono tantissimi, dunque, gli utenti che hanno scelto di riportare in auge la carta da parati, pubblicando le foto delle proprie case e dei propri uffici sui loro canali social, permettendo a questo oggetto di avere una popolarità sempre crescente. Con grande soddisfazione, ovviamente, delle aziende che producono carta da parati, che hanno registrato un incremento negli ultimi anni non indifferente, e stanno facendo del content marketing su questo genere di prodotto davvero notevole.

Carta da parati soggiorno

Carta da parati, gli anni ’70 sono più vicini: perché sceglierla per decorare l’ufficio

Scegliere la carta da parati in stile anni ’70, dunque, è una scelta giusta anche dal punto di vista strettamente legato all’opinione popolare. Per quanto riguarda il gusto estetico comune, in senso più stretto, possiamo ragionevolmente affermare che il ritorno alla moda di questo tipo di decorazione domestica non è un fuoco di paglia: sono già due anni circa, come dicevamo in precedenza, che la carta da parati è tornata ad arredare le case e gli uffici.

Nella nuova normalità odierna, i datori di lavoro e i lavoratori si adattano a nuovi modi di portare a termine il lavoro durante la pandemia che stiamo vivendo. Dunque, il primo ottimo motivo per utilizzare la carta da parati in ufficio è (e siamo serissimi) quello di offrire un impatto visivo diverso anche durante le videoconferenze, le call di lavoro, i meeting e chi più ne ha, più ne metta.

Carta da parati, alcune idee per decorare lo studio per l’home office

Già, perché alcune recenti ricerche affermano proprio che decorare l’area di lavoro in maniera particolare e ricercata, utilizzando un evergreen come la carta da parati, migliori l’immagine dell’ufficio, ma anche dell’area che, in casa, abbiamo ritagliato come ambiente di lavoro, in un periodo in cui lo smartworking e il lavoro dalla propria abitazione sono l’assoluta quotidianità.casa

Non solo: sembra che la carta da parati in stile anni ’70 aumenti la produttività in ufficio. Non sappiamo bene come: sarà che la sensazione di focolare domestico, di richiamo alle proprie radici, la rende tutt’altro che inadatta a stimolare una certa attitudine al lavoro.

E qui veniamo al dunque: come decorare il proprio home office con della carta da parati? Le idee sono diverse, il punto di partenza una medesima domanda: quale lavoro svolgiamo? Sì, perché esistono diverse best choice a seconda del tipo di professione ricoperta.

Ad esempio, per un lavoro creativo, avremo bisogno di ispirazione e creatività, e dunque in quel caso colori più audaci e motivi originali potrebbero essere la scelta migliore per riflettere la propria personalità e la propria mente creativa. In caso diverso, chi svolge un lavoro molto più tradizionale è di solito una persona più inquadrata, dal ruolo meno portato alla vivacità: in questo caso, la carta da parati dovrebbe riflettere lo stile e l’etica del lavoro che si possiedono.

Allo stesso modo, la scelta del colore è molto importante: un bianco e grigio potrebbe creare un ambiente sterile che rende noioso il posto di lavoro. Utilizzare un colore come il rosso potrebbe essere una scelta molto audace, ma incorporato in quantità non eccessive e con la giusta tonalità potrebbe essere una scelta azzeccata. E guai a trascurare il blu, colore sempreverde, proprio come la carta da parati: noto per le sue qualità calmanti, aumenta la produttività, senza tralasciare l’eleganza.

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Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, studia Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Da sempre grande appassionato di calcio, si interessa anche al basket e al tennis.
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