La Fiorentina fatica a decollare, la Viola fatica a segnare. La squadra allenata da Paulo Sousa pareggia ancora, nuovamente a reti bianche, questa volta contro una grande Atalanta, trascinata dal solito Petagna e ben messa in campo da Gian Piero Gasperini, allenatore che per qualche minuto ha addirittura pensato di poter portare a casa il bottino pieno dall’Artemio Franchi di Firenze.
Per quanto visto nel corso dei 90 minuti, lo 0-0 non è un risultato da buttare, ma le difficoltà riscontrate da Kalinic e compagni nel cercare la via della rete non possono che destare più di una preoccupazione in casa gigliata: vista l’assenza di Josip Ilicic, colpito duro durante Slovenia-Inghilterra e costretto a rimanere ai box, l’allenatore dei toscani schiera i suoi con il 3-4-1-2, con Borja Valero alle spalle della coppia Babacar-Kalinic, nella speranza di coprire meglio l’area di rigore avversaria e di non lasciare solo il numero 9 croato, apparso in ombra nelle ultime uscite.
I padroni di casa iniziano bene, alzano il pressing e provano a creare pericoli dalle parti dell’albanese Berisha, bravissimo a dare sicurezza alla sua retroguardia e a neutralizzare gli attacchi viola con estrema puntualità, come nell’occasione che nel primo tempo capita sui piedi di Kalinic, il quale si incunea tra le maglie nerazzurre e spara verso la porta, trovando i riflessi del numero uno bergamasco. La mediana atalantina prova a creare una gabbia attorno a Borja Valero, per contenere le giocate e i lampi di genio del talento spagnolo, riuscendo di fatto ad oscurare il 20 di Paulo Sousa, in difficoltà da inizio a fine partita nonostante qualche sporadico passaggio filtrante. Male anche Babacar, rilevato nei minuti finali da Maurito Zarate, troppo egoista e poco incisivo nelle poche circostanze in cui viene coinvolto.
In casa viola, però, ci sono anche note decisamente positive, come la prestazione superlativa di Davide Astori (migliore in campo insieme a Toloi dell’Atalanta), che tiene in vita i suoi compagni in almeno due occasioni, anticipando all’ultimo istante Petagna, nella prima frazione di gioco, e D’Alessandro, nella ripresa. Senza sbavature anche la gara di Gonzalo Rodriguez, che però non riesce a dare il suo solito contributo sulle palle inattive; in mediana buona la fase di rottura, ma Badelj e Carlos Sanchez non hanno i piedi per costruire trame di gioco pulite ed interessanti, in grado di poter lanciare verso la porta i componenti del reparto offensivo, affidati esclusivamente alle “genialate” di Borja Valero.
9 punti e una classifica che comincia a preoccupare i supporters viola, partiti con ben altre aspettative: riuscirà la squadra di Sousa a sbloccarsi definitivamente?