Un Real Madrid spietato quello che ieri ha eliminato dalla Champions League il Napoli di Maurizio Sarri, capace di imbrigliare letteralmente i Blancos nel primo tempo, imponendo un ritmo infernale e permettendo a Mertens di siglare il gol del momentaneo 1-0 azzurro. Poco dopo il fischio d’inizio della seconda frazione di gioco, però, il solito Sergio Ramos è saltato più in alto di tutti su azione da calcio d’angolo e ha ammutolito un San Paolo a dir poco gremito, ponendo fine alle speranze rimonta dell’undici partenopeo, trascinato da un pubblico stratosferico fino all’ultimo secondo.
Sarri, con il suo 4-3-3, ha deciso di fare sin da subito la partita, partendo fortissimo e sfruttando il fattore campo come mai fatto prima: passi brevi, precisi, rapidi, che hanno confuso più volte la retroguardia dei campioni d’Europa in carica e in particolare un Pepe apparso in netta difficoltà contro la velocità di Insigne e compagni. La forza delle grandi squadre, però, sta anche nell’attendere il momento giusto per colpire e portare a casa un risultato positivo. Così è stato, purtroppo per una delle due italiane rimaste in gioco in Champions.
Non sarà facile, ovviamente, assorbire una “botta” del genere sotto il profilo psicologico, ma la prestazione di ieri sera deve rappresentare un autentico attestato di stima per i ragazzi di Sarri, in grado di tener testa alla compagine campione del mondo e d’Europa, letteralmente schiacciata nel primo tempo. Tra andata e ritorno, il Napoli può sicuramente recriminare, considerando le occasioni sprecate soprattutto tra Dries Mertens, ma ormai è inutile piangersi addosso. Domenica c’è il Crotone e il Napoli ha assoluto bisogno di tre punti.
