
Bentornati amici lettori al consueto appuntamento con “Nel Paese delle Meraviglie”, la rubrica settimanale di Notiziare.it che ogni sabato vi porta a spasso tra le bellezze del nostro stivale. La settimana scorsa siamo stati nel covo degli artisti, a Bussano Vecchia (Liguria); questa settimana ci spostiamo verso nord-est attraversando l’Emilia Romagna e la Lombardia e ci fermiamo giusto in Veneto. Penserete: “beh, si parla di Venezia” e invece no! Il posto scelto per voi questa settimana è Murano. Pronti ? Via!
Centro abitato della Laguna Veneta, posto su due isolotti, Murano fa parte del comune di Venezia e in particolare della municipalità Venezia-Murano-Burano. Non si tratta sicuramente di una grande città. Murano conta appena 4.500 abitanti. Un paesino come un altro se non fosse per il famoso vetro di Murano. Cerchiamo di entrare nella storia di questo mito del vetro…
Il vetro di Murano nasce nel XIII secolo, precisamente nel 1291 quando si decretò che le vetrerie di Venezia fossero trasferite a Murano. Concentrare le vetrerie a Murano servì a controllarne meglio l’attività da parte di Venezia. Infatti i mastri vetrai erano obbligati a vivere sull’isola e non potevano lasciare Venezia senza un permesso speciale. Tuttavia, molti riuscirono a fuggire e diffusero i segreti della produzione veneta. Infatti nel XV secolo la fabbricazione dei cristalli di Boemia, ispirati a quelli di Murano, mise in crisi la Serenissima. Ma Venezia uscì dalla crisi con l’idea della fabbricazione di lampadari, un’esclusiva che la rende famosa ancora oggi.
Nel 1602 si ricorse alla compilazione di un Libro d’Oro per censire i mastri vetrai. Il percorso per ottenere l’iscrizione non era semplice e chi non risultava iscritto non poteva svolgere alcun tipo di lavoro in vetreria e non godeva dei privilegi riconosciuti ai muranesi. Così tutti per sopravvivere e godere dei privilegi si concentrarono sull’arte del vetro e l’industria conobbe una crescita esponenziale ed un successo senza precedenti. Ad oggi, la fama del vetro di Murano è ancora imponente nel mondo delle industrie del vetro. Ma Murano non è solo vetro…
COSA VISITARE A MURANO?
-Chiesa di San Pietro Martire: Situata nel Rio dei Vetrai, risale al 1348. Un incendio la distrusse e fu ricostruita nel 1511 e dedicata a San Pietro Martire. Divisa in tre navate con colonnato in marmo, risultano di grande interesse le tele ad opera di Giovanni Bellini (Assunzione della Vergine e Santi e Il doge Barbarigo presentato alla Vergine e al Putto). Molte altre opere contenute nella chiesa sono quello che si è potuto salvare dalla razzia di Napoleone Bonaparte dalle altre chiese dell’isola.
-Museo del Vetro: all’interno di un palazzo in stile gotico, Palazzo Giustinian. Nel 1805 il palazzo divenne proprietà del patriarcato di Venezia lampadari, di cui il più imponente, a sessanta bracci, è stato realizzato dai Maestri Lorenzo Santi e Giovanni Fuga. Il museo è stato recentemente restaurato per dare spazio alle collezioni del novecento e a mostre temporanee.
-Duomo di Murano: probabilmente costruito nel VII secolo. Nel corso degli anni è stato ristrutturato molte volte ed attualmente presenta tre navate che convergono nell’abside centrale. Ed è proprio l’abside a rappresentare una delle parti più rilevanti dell’intero edificio tendente com’è a rispettare i moduli ravennati.
-Chiesa di Santa Maria degli Angeli: Affacciata sull’omonimo canale, la chiesa fu fondata nel 1188 e riedificata nel Cinquecento. Nel 1574 da Enrico III, re di Francia e Polonia, visitò la Chiesa passando a Venezia. Il campanile è alto trentuno metri e risale alla metà del Cinquecento.
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