Nel Paese delle Meraviglie: Alla Scoperta di Vairano Patenora (Campania)

” Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco. ” (Josef Koudelka)

Bentrovati amici lettori al consueto appuntamento con “Nel Paese delle Meraviglie”, la rubrica di Notiziare.it che ogni sabato vi porterà alla scoperta dei luoghi più belli del nostro stivale. Questa settimana faremo un salto nel Medioevo, tra giostre, giullari e duelli. Nello scenario campano di Vairano Patenora.

Tra il massiccio del Matese e il Parco regionale di Roccamonfina si estende Vairano Patenora, un paese di circa 10.000 abitanti della provincia di Caserta.

Da principio occupata dai Sanniti ( IV secolo a.c) che vi fondarono la città di Auisticola, con la terza Guerra Sannitica, l’attuale Vairano, fu occupata dai romani fino all’alto medioevo quando entrò in possesso dei Longobardi. Durante XI e XV secolo, la città fu nelle mani di Normanni, Svevi ed Angioini che la coinvolsero in numerose guerre difensive. La città fu scenario di molteplici duelli in perfetto stile Medievale. Nel 1460 resistette ad un assedio da parte degli angioini, durante la guerra tra il re di Napoli e gli angioini ma l’anno successivo il castello fu quasi totalmente distrutto. L’attuale castello venne ricostruito tra il 1491 e il 1503 dal barone Innico II d’Avalos, che ricostruì anche le mura cittadine. Nel 1590 Vairano fu acquistata dalla famiglia Cacciapuoti che restaurò il castello e lo tenne in possesso fino all’abolizione del feudalesimo nel 1806. Ma l’importanza storica di Vairano non si esaurisce col Medioevo. Infatti, di notevole importanza sono anche il XIX e XX secolo. La tradizione vuole che il famoso incontro di Teano, tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II che suggellò l’Unità d’Italia, in realtà fosse avvenuto proprio appena fuori Vairano, alla Taverna della Catena, dove peraltro fu rinchiuso Antonio Gramsci nel periodo fascista.

COSA VISITARE A VAIRANO PATENORA?

-Convento di Sant’Agostino: fondato probabilmente tra il 1305 e il 1328. Aveva una chiesa e un chiostro decorato con episodi della vita e dei miracoli del Santo. L’archivio del convento venne distrutto dai Francesi nel 1806. Nello stesso anno l’istituzione fu soppressa. Fu in questo convento che Teofilo da Vairano, maestro di Giordano Bruno, mosse i suoi primi passi.

-Castello Aragonese: costruito sui resti di quello normanno e svevo. Presenta quattro torri di cui la più grande è detta “Torre mastra”. L’interno è distrutto, ma sono ancora visibili la suddivisione dei piani, le cucine, le carceri e la vecchia cisterna.

-Abbazia della Ferrara: costruita tra il 1171 e il 1179 . Ospitò il re Federico II di Svevia e il futuro papa Celestino V.

-Mura cittadine: Una cintura muraria fortificata che risulta intervallata da 14 torri cilindriche che si apriva con tre porte: porta Oliva, porta di Mezzo e porta Castello

-Chiesa di San Giovanni: di epoca settecentesca. All’interno è ancora possibile ammirare una serie di affreschi sulla vita di San Giovanni Battista. Fu interdetta al pubblico dopo aver subito numerosi danni a causa del terremoto del 1980.

-Chiesa della Madonna di Loreto: eretta nel Cinquecento. In passato la chiesa aveva tre altari i cui affreschi sono andati perduti. Si conserva un’immagine della Vergine al di sopra dell’entrata principale.

Anche per questo sabato il viaggio finisce qui. Appuntamento alla settimana prossima per andare, insieme, alla scoperta delle meraviglie d’Italia. Se vi siete persi gli ultimi appuntamenti vi basterà cliccare sui link in basso per scoprire i recenti posti visitati.

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Nato a Maddaloni il 16/05/1995. Vive a Beltiglio di Ceppaloni, un piccolo paesino della provincia di Benevento. Studia Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Salerno. Scrive anche per Benevento ZON, AlBarSport.com e Derivati Sanniti.
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