
Un incredibile giornata quella di ieri, 15 Dicembre, in cui emozioni di ogni genere hanno invaso la sala numero due del Multisala Barberini di Roma dove, per gentile concessione della Universal, è stato proiettato in anteprima il film Split, ultimo lavoro del regista-sceneggiatore M.N Shyamalan (Il Sesto Senso, The Village, The Visit) che successivamente alla visione, si è prestato con entusiasmo alle domande di un pubblico abbastanza giovane.
Split è un film che racchiude notevoli elementi di terrore; c’è suspense e tanta tensione, ma questo non lo rende un film dell’orrore, ma un thriller in cui ciò che spaventa non è altro che l’uomo stesso nelle sue infinite possibilità di essere , che per James Mc Avoy sono 24.
<< James entrava sempre nei panni dei personaggi ma abbiamo dovuto studiare dei modi per farlo entrare e uscire da ognuno. Ha fatto anche molti compiti a casa>> afferma il regista accennando un sorriso <<ma non abbiamo mai girato più di un personaggio al giorno salvo eccezioni ma, è stato molto difficile>>.
Il mistero, il soprannaturale sono elementi tipici del cinema di Shyamalan che non lo categorizzano come un regista di film di genere, poiché il suo legame con l’ignoto è ben più profondo di quanto non possa sembrare.
<<Io non credo di fare film di genere. Credo sia più facile accettare alieni e demoni ma non faccio film paurosi bensì drammatici, quindi quello che lo spettatore vede è in realtà un inganno.
Io sono Indiano ma sono cresciuto a Filadelfia e ho sempre tenuto con me questa doppia nazionalità. In qualche modo l’ho usata a mio vantaggio per scoprire cose sempre nuove. Non posso dimenticare chi sono e quali sono le mie origini. Credo che nessuno debba farlo, pertanto questi film soprannaturali mi danno l’opportunità di parlare di queste due anime>>.
Ad ingannarvi non sarà di certo la giovane talentuosa Anya Taylor-Joy (The Witch), nella parte di Casey. Giovane, poco sociale ma con un incredibile acume, prigioniera anch’essa insieme a Marcia e Claire del mutevole Kevin (James Mc Avoy).
<<Adoro lavorare con gli attori emergenti. Riescono a trasmettere qualcosa di puro e questo è assolutamente motivante perché ti spinge a capire quanto loro possano dare a un personaggio, quanta tensione e quanta partecipazione. Anya Taylor-Joy è al suo quarto film in carriera ed è incredibile.>>.
Tanta paura quanto humor, ed è proprio l’unione di poli così opposti della drammaturgia che rendono Split un film straordinario e innovativo, aperto a un pubblico abbastanza vasto, a cui il regista ha riservato una sorpresa che verrà svelata in sala il 26 Gennaio.
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