Turchia: attentati e morti allo scalo di Atanturk

Il celebre attore Matt Damon diceva ” La paura e l’incertezza che tengono in scacco l’uomo, possono essere concepite in ogni luogo della terra” . Ancora una volta la paura tiene in scacco la stessa terra, gli stessi uomini, le stesse idee. Ancora una volta la paura tiene in scacco la Turchia. Ieri sera, verso le 21 la Turchia è stata ancora una volta colpita e il bersaglio questa volta è stato lo scalo dell’aereoporto di Atanturk (Instanbul).

Se è ancora incerto il numero degli attentatori (alcune fonti sostengono tre, altre quattro e altre fonti ne accerterebbero addirittura sette) e la matrice dell’attentato ( l’isis non ha rivendicato i fatti di ieri ) , sappiamo con certezza che il numero dei morti è 41 e il numero dei feriti 147.

Stando ai racconti dei testimoni, dopo aver sparato sulla folla, gli attentatori si sarebbero fatti saltare in aria causando tre esplosioni in diversi punti dell’aeroporto. Occorre evidenziare che l’atto terroristico arriva a ridosso di cambiamenti significativi nella politica estera della Turchia, che cerca la riconciliazione con Russia e Israele.

Subito dopo l’attacco di ieri sera, in Turchia i social network funzionano a singhiozzo. Tanto Facebook quanto Twitter sono stati fortemente rallentati e per gli utenti turchi sono di fatto inaccessibili. I medesimi rallentamenti dei social sono avvenuti anche in passato, in occasioni di altre azioni terroristiche. Le autorità della capitale Ankara avrebbero il compito di bloccare la circolazione delle immagini relative all’attentato.

Insomma, non si conosce molto di questa strage, né la causa, né gli attentatori, né, chiaramente, le modalità. L’unica certezza che abbiamo è la morte di innocenti, la morte di persone, e questo dice già tutto, dice già troppo. Dagli attentati di ieri possiamo accertare un unica e triste realtà: la paura tiene sempre più in scacco il mondo e il dilagare della paura è già un attentato, forse il più tragico del nostro tempo.

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Nato a Maddaloni il 16/05/1995. Vive a Beltiglio di Ceppaloni, un piccolo paesino della provincia di Benevento. Studia Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Salerno. Scrive anche per Benevento ZON, AlBarSport.com e Derivati Sanniti.
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