Autunno. Quest’anno la stagione delle foglie cadenti e delle castagne, da un punto di vista puramente astronomico, non inizierà il 21 ma bensì il 22, con un giorno di ritardo.
Si, è vero, sin da piccoli ci hanno detto che le stagioni finiscono o iniziano il 21 e così ogni 21 giugno inizia l’estate, ogni 21 settembre l’autunno, ogni 21 dicembre l’inverno e ogni 21 marzo la primavera. Ma non è sempre così. Delle volte l’equinozio d’autunno può essere leggermente in ritardo. Ma prima vediamo cos’è l’equinozio e scopriamo cosa accade durante l’equinozio?
Il giorno dell’equinozio, da non confondere con il solstizio (che fa iniziare estate ed inverno), è un giorno molto particolare da un punto di vista astronomico. Infatti, l’equinozio non indica solo l’inizio della primavera (21 marzo) e l’inizio dell’autunno (21 settembre) ma è quel giorno dell’anno in cui l’asse di rotazione terrestre si trova perpendicolare alla direzione dei raggi solari. In pratica, la zona crepuscolare, ovvero la linea che divide la parte illuminata dalla parte buia del nostro pianeta, passa, quel giorno, esattamente per il Polo Nord e il Polo Sud terrestri. Così in ogni punto del pianeta la durata del giorno è uguale a quella della notte. Solitamente gli equinozi cadono il 21 settembre ( equinozio d’autunno) e il 21 marzo (equinozio d’estate).
Tuttavia non esiste una data precisa per stabilire il giorno dell’equinozio. Infatti, l’equinozio d’autunno è, in genere, più lento poiché il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole risulta leggermente più lento in prossimità dell’afelio terrestre ovvero la massima distanza Terra-Sole, nel periodo di luglio.
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