La tecnologia non ha limiti. Facebook, ha presentato due progetti che potranno rivoluzionare il modo in cui comunichiamo e potranno permetterci di ascoltare con la pelle e scrivere con la mente.
Attraverso il suo gruppo Building 8 (guidato dall’ex-Google ed ex-Darpa Regina Dugan) Facebook ha presentato ieri, 19 aprile, durante la seconda giornata dell’evento per sviluppatori F8, due progetti davvero sensazionali inseriti nel programma decennale dell’azienda per rivoluzionare il modo in cui conversiamo, socializziamo e avvertiamo emozioni.
SCRIVERE CON LA MENTE? IN FUTURO SI PUO’
La possibilità di comunicare tramite i pensieri è sicuramente qualcosa che affascina l’uomo da sempre ma , al contempo, pone anche grandi problemi etici sulla privacy. Cosa succederà quando il più grande social network al mondo sarà in grado di interagire con la nostra mente e leggere il nostro pensiero ?
Nel corso della seconda conferenza per sviluppatori F8, Dugan ha spiegato che il modo attraverso cui Facebook intende raggiungere questo incredibile traguardo è l’uso di un dispositivo indossabile in grado di far leva sullo “speech center” e fungere da tramite tra il pensiero e la messa in pratica.
Dugan chiarisce: “In particolare, abbiamo l’obiettivo di creare un sistema di silent speech in grado di digitare 100 parole al minuto direttamente dal proprio cervello. Ma non si tratta di decodificare pensieri casuali. Pensatela così: prendete molte foto e decidete di condividere solo alcune di quelle. Allo stesso modo, si hanno molti pensieri e si decide di condividere solo alcuni di quelli. Si tratta di decodificare quelle parole che hai già deciso di condividere inviandole allo ‘speech center’ del tuo cervello.“
“L’obiettivo è di trasformare ciò in tecnologia indossabile che possa essere prodotta su scala. Anche un semplice ‘interruttore del cervello’ sì/no aiuterebbe a rendere cose come la realtà aumentata molto più naturali”, ha poi spiegato M.Zuckerberg.
Dugan pensa al prossimo biennio come primo step verso un prodotto commercializzabile, ma probabilmente ce ne vorranno molti di più prima di arrivare al prodotto su larga scala a cui ha fatto riferimento. Inoltre, una simile tecnologia potrebbe essere incredibilmente utile nei pazienti con disabilità.
ASCOLTARE CON LA PELLE E’ IL SECONDO OBIETTIVO DI BUILDING F8
Il secondo progetto che Building 8 ha svelato riguarda l’assorbimento di un linguaggio tramite vibrazioni sulla pelle. La stessa Dugan ha spiegato: “Abbiamo anche descritto un sistema che possa un giorno permettere di ascoltare tramite la pelle. Abbiamo due metri quadrati di pelle in tutto il corpo, ricca di sensori e collegati al cervello. Nel diciannovesimo secolo, Braille ci ha insegnato che possiamo interpretare piccoli segni su una superficie come un linguaggio. Da allora sono emerse molte tecniche che mostrano la capacità del cervello di ricostruire il linguaggio dai componenti”.
Il futuro delle conversazioni potrebbe quindi passare attraverso una maggiore interazione fra l’uomo e la macchina facendo leva sulle potenzialità del nostro corpo. Facebook, con i progetti di ieri, ha presentato due sfide decisamente affascinanti ed ha aperto una nuova partita con il futuro.