Fattura Elettronica ed evasione fiscale: la stretta sui POS

Agenzia delle Entrate

È chiaro che le riforme e i cambiamenti che si stanno susseguendo negli ultimi anni sono tutte volte alla lotta contro l’evasione fiscale. In questo clima è stata introdotta la fatturazione elettronica e oggi si sta continuando a procedere con modifiche sostanziali per mettere al bando quella che è una vera e propria piaga sociale.

I cambiamenti che stanno interessando l’economia italiana in questi mesi non sono solo volti ad allineare il nostro paese con l’intera Comunità Europea, ma ad avere un maggior controllo su quelli che sono gli scambi che avvengono nel territorio nazionale.

Insomma è iniziata la caccia ai furbetti che non pagano le tasse e si punta a ridurre l’evasione di una percentuale che si assesterebbe al 40% entro il 2026. Semplice non è. Ma allora quali sono i cambiamenti importanti nell’economia italiana?

Innanzitutto la fattura elettronica diviene obbligatoria per tutti. Quindi anche i soggetti che in un primo momento erano esonerati da tale obbligo dovranno abbandonare il formato cartaceo. Inoltre scatta l’obbligo di accettare anche piccoli pagamenti con il POS.

Fattura elettronica: cosa cambia per i forfettari e obbligo del POS

Intanto si inizia con i forfettari, che vedranno eliminata la loro possibilità di scegliere se utilizzare o meno i servizi di fatturazione elettronica. In un primo momento i forfettari erano stati esonerati dalla fattura in formato elettronico, per loro restava la possibilità di aderirvi in maniera completamente volontaria.

In effetti non sono pochi i forfettari che fino ad oggi si sono affidati a piattaforme come fatturapro.click, anche alla luce di una netta semplificazione del proprio lavoro. Pur essendo esonerati dall’obbligo nello svolgimento del loro lavoro devono comunque intrattenere rapporti con professionisti obbligati alla e-fattura, ecco che allora per snellire il lavoro di tutti, decidevano di utilizzarla volontariamente. Decisione non più possibile dal 1 luglio 2022, quando dovranno utilizzare obbligatoriamente il sistema di fatturazione elettronica.

Le modalità per l’emissione della e-fattura sono sempre le medesime, solo non si avrà più la scelta del cartaceo. Unica agevolazione concessa è la possibilità di emettere fattura in formato elettronico entro 30 giorni dallo scambio, nel periodo che va dal 1 luglio 2022 al 30 settembre 2022.

Ultima arma messa in atto per contrastare l’evasione fiscale riguarda il POS e le carte di credito. Nel caso in cui un professionista o un commerciante dovesse rifiutare una transazione con POS, rischia di incorrere in una multa di 30 euro maggiorata del 4% del valore della transazione negata.

Una pratica questa che con l’invio dei pagamenti digitali all’Agenzia delle Entrate e incrociando i dati con le fatture elettroniche offrirebbe una maggior certezza su chi evade le tasse.

Lotteria degli scontrini e Superbonus 110%

L’evasione fiscale è una vera e propria emorragia del sistema economico italiano. Essa provoca una perdita di circa 80/100 miliardi l’anno. Un problema non indifferente a cui diviene indispensabile porre un freno. Proprio questo l’obiettivo del governo Draghi.

Il premier si è posto un obiettivo, quello di ridurre l’evasione fiscale almeno di un 40% entro il 2026, anno in cui si chiuderà il PNRR che ha portato molti cambiamenti nell’economia del nostro paese. Come pensa di farlo? Con delle tappe intermedie, proponendo una riduzione del 5% entro il 2023 e del 15% l’anno successivo.

Quello che è stato previsto è un intero pacchetto di cambiamenti che parte dalla lotteria degli scontrini che cambia veste. Ricordiamo che la lotteria degli scontrini è destinata a tutti coloro che procedono con pagamenti con mezzi elettronici come carte di debito e di credito. I cambiamenti che sono stati decisi servirebbero a rendere la partecipazione alla lotteria, più semplice per un’ampia platea.

Al posto del codice a barre, ecco il Qr-code, che presente sullo scontrino potrà essere inquadrato con un’app apposita la quale rileva se si è o meno vincitori. Si pensa anche di abbassare l’importo dei premi per rendere le vincite più frequenti. Un modo per renderla più allettante agli occhi dei consumatori.

La riforma ha poi toccato il celebre Superbonus di cui tanto si discute. Perché doveva essere uno strumento di ripartenza per l’intera economia italiana, invece anche qui non sono mancati i soliti furbetti. Si sta dunque pensando di rendere obbligatorio l’invio iniziale della pratica all’Enea per monitorare il benefit ed evitare che vi siano problematiche.

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Da anni lavora nel mondo del web. Ha lavorato per alcuni giornali e web tv Project manager di Notiziare.it. Email: martellicus.1988@gmail.com
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