
Dopo le intimidazioni sui social network, Luca Abete è stato dichiarato morto anche sulla sua pagina Wikipedia, nella quale è illustrata la biografia dell’inviato di Striscia La Notizia: è questa l’ennesima minaccia incassata dal giornalista originario di Avellino, che svolge ogni giorno il suo lavoro con il massimo impegno, denunciando le piaghe che attanagliano tuttora la Regione Campania, nella speranza di migliorare le cose e aiutare le persone in difficoltà, in un periodo socio-economico non certo facile per il Paese e per il Sud.
Pochi giorni fa, sul suo profilo Facebook ufficiale, Abete aveva segnalato ai suoi fans una pagina che aveva il solo scopo di intimidire l’esperto reporter irpino, visto da alcuni come un “ostacolo” o un “problema da risolvere”: insomma, negli ultimi tempi, il “povero” Luca sembrava essere diventato a tutti gli effetti un obiettivo della criminalità organizzata, considerando che nei suoi servizi ha spesso affrontato argomenti delicati e piuttosto scomodi, “alleggeriti” dalla sua ironia e dal suo simpatico out-fit “bi-color” (verde-marrone, come un abete).
Come detto, la modifica della pagina Wikipedia, registrata stamattina da alcuni organi di stampa, rappresenta “solo” la goccia che fa trabboccare il vaso: gran parte della gente ha avallato l’ipotesi “scorta” per l’inviato, ma Abete ha più volte dichiarato di voler resistere a questi attacchi morali e di dar seguito alle sue inchieste, nel pieno rispetto del diritto di cronaca e di parola: cosa succederà?