
La qualità del riposo dipende da svariati fattori, come ad esempio la dieta e determinate abitudini che possono favorire o disturbare il sonno. Altrettanto importante è il materasso, l’elemento fondamentale di qualsiasi sistema per il riposo. In commercio è possibile trovarne diversi modelli, contraddistinti da caratteristiche tecniche e prestazionali differenti, tali da rispondere in maniera specifica alle più svariate esigenze.
Il materasso, infatti, non deve essere né troppo morbido né troppo duro, e deve adattarsi alle abitudini di sonno di chi lo utilizza. Poiché queste ultime variano, anche sensibilmente, da persona a persona, è bene scegliere in maniera oculata il tipo di supporto sul quale riposare, così da poter trarre il massimo del beneficio. Una delle opzioni più gettonate, in tal senso, è rappresentata dai materassi in memory foam: in questo articolo vediamo di cosa si tratta e quali vantaggi può comportare rispetto ad altri sistemi.
Cos’è il memory foam
Memory foam, o anche più semplicemente “memory”, è la definizione comunemente utilizzata per indicare un poliuretano viscoelastico, ossia una schiuma sintetica di origine poliuretanica. Si ottiene dalla reazione chimica di due sostanze liquide, oltre all’acqua, l’isocianato e il poliolo; il processo di produzione non prevede il ricorso a nessun genere di agente tossico per l’uomo.
Rispetto a materiali analoghi (come le comuni schiume poliuretaniche), il memory foam è caratterizzato da un maggiore grado di viscosità e flessibilità e da una bassa resilienza.
Il nome “memory foam” deriva dalle caratteristiche peculiari di questo materiale: “foam” significa “schiuma” in inglese mentre “memory” vuol dire memoria. Dal nome stesso, quindi, si può intuire quale sia la principale prerogativa di questo prodotto: avere una sorta di memoria.
In altre parole, questa schiuma poliuretanica ha la capacità di ‘memorizzare’ per alcuni secondi la forma prodotta da un peso o da una fonte di calore, come può essere il corpo umano, per poi recuperare la propria forma originale. Per questo viene ampiamente utilizzata non solo per i sistemi di riposo ma anche per realizzare supporti impiegati in ambito medico e sportivo.
Curiosità: non molti sanno che il memory foam nasce negli anni Ottanta grazie ad una ricerca della NASA che, all’epoca, fece sviluppare un nuovo materiale – denominato “temper foam” – per migliorare il comfort e la sicurezza degli astronauti.
I vantaggi di un materasso in memory
I sistemi di riposo che includono supporti realizzati in memory foam sono ormai ampiamente diffusi, anche perché le opzioni di acquisto si sono moltiplicate: oggi è possibile reperire un materasso in memory foam non solo nei negozi al dettaglio e negli show room ma anche online, per mezzo di siti specializzati come asso-materasso.com.
In aggiunta, i materassi in schiuma viscoelastica, assieme ad altre soluzioni innovative (lattice, molle insacchettate), hanno definitivamente rimpiazzato i sistemi più tradizionali, composti da materassi imbottiti di lana o cotone. Il motivo è semplice: le peculiari caratteristiche di questo materiale assicurano un notevole comfort e migliorano la qualità complessiva del riposo.
Il memory, infatti, è in grado di deformarsi in maniera diversa a seconda del peso e del calore presenti in ogni punto de materassi; in tal modo, il supporto si adatta perfettamente alle caratteristiche ergonomiche del corpo di chi lo utilizza, offrendo il sostegno ideale alla schiena e al collo.
Grazie a tali proprietà plastiche, il materasso in memory favorisce un riposo adeguato, in quanto evita che si assuma una postura errata durante il sonno che, se mantenuta per molto tempo, può causare tensione muscolare, indolenzimento e, nel peggiore dei casi, infiammazioni e lombalgie. È per questo motivo che il memory si adatta meglio a persone che tendono a dormire lungo un fianco o a cambiare spesso posizione durante le ore di riposo.