Trading online: i cfd sono l’asset più ricercato del 2020

Grazie all’avvento della tecnologia, il modo in cui investono i risparmiatori italiani è letteralmente mutato rispetto ad un tempo. Se fino a qualche anno fa, infatti, lo sportello bancario o postale, oppure la rete dei promotori finanziari, rappresentavano l’unica via d’accesso al mondo finanziario, oggi gli utenti dispongono di un’arma in più al proprio arco: Internet.

Investire tramite la rete, consente loro di ottenere degli enormi benefici. Basti pensare, ad esempio, al significativo risparmio in termini economici: effettuare operazioni di compravendita nei mercati sul web risulta decisamente più conveniente, con commissioni meno onerose mediamente dell’80%; in alcuni casi, oltretutto, le commissioni di negoziazione possono addirittura essere gratuite, come nel caso, ad esempio, dei bonus benvenuto.

Alla scoperta dei CFD: pregi ed insidie dell’asset finanziario del momento

Gli investimenti in ambito finanziario online sono noti con un nome che, oramai, è divenuto noto alla maggior parte dei risparmiatori di tutto il mondo: trading online. “Fare trading” è la modalità preferita per investire nel mondo finanziario. Ed oltre al già citato risparmio commissionale, esso ha consentito agli utenti di poter investire in una serie plurima di asset, difficilmente accessibili mediante la classica filiale bancaria.

Uno degli esempi più eclatanti, in tal senso, è rappresentato dall’indubbio successo riscosso dalle criptovalute, ossia le “monete digitali”, alle quali si può accedere solo ed esclusivamente tramite la grande rete telematica e durante lo scoppio della pandemia hanno dimostrato un’inattesa resilienza alla crisi che si è violentemente abbattuta sui mercati finanziari.

L’attuale volatilità presente nei vari asset finanziari, però, ben si presta alla sottoscrizione di un altro prodotto finanziario che, col passare del tempo, sta riscontrando il crescente gradimento da parte dei risparmiatori: i cfd, acronimo di Contract For Difference. Essi fanno parte della famiglia dei derivati finanziari e consentono al trader di investire in un determinato asset senza averne il reale possesso.

I cfd, infatti, consentono di scambiare la differenza di valore di un asset dal momento in cui si acquista fino a quando lo si vende senza averne il possesso, che resta del broker che “presta” quel determinato titolo al trader. Questi derivati possono avere come sottostanti, di fatto, tutti gli asset presenti nell’infinita galassia finanziaria: azioni, criptovalute, etf, materie prime, obbligazioni, forex e molto altro ancora.

Grazie ai CFD è possibile guadagnare anche quando un titolo flette

Uno dei vantaggi dei cfd è la possibilità di venirne in possesso con operazioni “a leva finanziaria”, che, qualora venisse ben sfruttata, consente al trader di poter amplificare i propri margini di guadagno. Il discorso, però, vale anche nel caso di ribasso: la leva finanziaria, di conseguenza, potrebbe ampliare anche il volume delle perdite. È opportuno, di conseguenza, valutare bene il sottostante e, soprattutto, il volume della leva.

Ultimamente, però, il maggiore appeal di questo asset è costituito della possibilità di ottenere dei guadagni anche nelle fasi di ribasso di un determinato titolo, indice o asset. I Contract For Difference, infatti, consentono di scommettere anche sulla possibilità che un determinato titolo possa prendere una china negativa e trarre profitto da questo ribasso.

In una fase come quella attuale, contraddistinta dall’incertezza e della volatilità, i cfd rappresentano un ottimo elemento per ottenere margini di guadagno anche in momenti negativi dei mercati, costituendo un ottimo coadiuvante per migliorare le performance complessive del portafoglio di un risparmiatore.

Tuttavia, l’approccio a questo strumento finanziario deve essere, soprattutto per i meno avvezzi al mondo finanziario, graduale e soprattutto consapevole: grazie alle guide presenti nei portali finanziari, è possibile sapere cosa sono i cfd e mettere alla prova le conoscenze acquisite mediante i cosiddetti “conti Demo”. Quest’ultimi consentono all’utente di approcciare al mondo dei cfd senza investire di tasca proprio, sfruttando dei “crediti virtuali” e prendendo dimestichezza con questo particolare asset della finanza.

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Da anni lavora nel mondo del web. Ha lavorato per alcuni giornali e web tv Project manager di Notiziare.it. Email: martellicus.1988@gmail.com
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