
Dici Benevento e dici storia, arte e cultura. Infatti, quella che i romani chiamavano “Beneventum” è una città tutta da scoprire, ricca di architetture storiche, monumenti e complessi museali. Notiziare.it ha pensato di portarvi alla scoperta di questa città. Ecco i 5 posti da vedere assolutamente a Benevento.
Benevento, è comune italiano capoluogo della provincia omonima provincia campana. L’area metropolitana della città, conta circa 80 000 abitanti. Benevento vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico ed un notevole patrimonio archeologico. Maleventum sotto i sanniti, Beneventum con i romani ed infine Benevento; il nome della città è esso stesso spunto di riflessione storico-linguistico. La città deve il suo maestoso e variegato patrimonio culturale al dominio di diverse popolazioni. Benevento è stata infatti una città sannitica, romana, longobarda e poi pontificia fino all’Unità d’Italia. Per avere un’idea del valore artistico e culturale della città, si pensi che dal 2011 la chiesa di Santa Sofia, è entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità UNESCO.
ECCO 5 POSTI DA VEDERE ASSOLUTAMENTE A BENEVENTO:
1) ARCO DI TRAIANO: è il massimo monumento della città ed uno dei migliori esemplari dell’arte traianea nonché il meglio conservato arco onorario romano. Fu eretto, tra il 114 ed il 117 all’inizio della nuova via Traiana, per ricordare ed esaltare il governo dell’imperatore Traiano. Alto 15,60 metri ha un’ossatura costituita da massi di calcare ed un rivestimento di marmo. Gran parte dell’arco è decorata con scene e decorazioni in bassorilievo. L’Arco fu inserito nel Medioevo nella cinta di mura della città, della quale costituì la Porta Aurea.
2) CHIESA DI SANTA SOFIA: con annesso complesso monumentale, la chiesa di Santa Sofia è un edificio longobardo che risale al 760 circa. Si tratta di una delle chiese più importanti della Longobardia Minor giunta fino ai giorni nostri, notevole soprattutto per la sua originale pianta stellare e la disposizione insolita dei pilastri e delle colonne. Restaurata in forme barocche dopo il terremoto del 1688, solo nel 1951 riprese la sua forma originale. Alla chiesa è annesso un monastero che fu uno dei più importanti centri culturali dell’epoca longobarda. Il chiostro di questo monastero oggi è sede del Museo del Sannio. Il campanile della chiesa, ubicato all’ingresso della piazza ad essa antistante. Dal 2011 chiesa e monastero sono parte del sito UNESCO in qualità di Patrimonio dell’Umanità.
3) ANFITEATRO ROMANO: inaugurato nel 126 sotto l’imperatore Adriano e realizzato in opus latericium, ricorda il Teatro di Marcello di Roma. L’architettura testimonia la prevalenza sotto Adriano di correnti artistiche elleniche che si sostituirono alla severità della precedente arte traianea. Il teatro misura 90 metri di diametro e può contenere circa 10.000 spettatori. Fu abbandonato in epoca longobarda e nel XVIII secolo sopra un’estremità dell’emiciclo fu costruita la chiesa di Santa Maria della Verità. L’archeologo Almerico Meomartini a fine Ottocento ne promosse il ripristino. I lavori si conclusero soltanto nel 1957; da allora il teatro è di nuovo in funzione ed ospita concerti, opere teatrali e numerosi eventi di vario genere.
4) HORTUS CONCLUSUS: ex orto del convento medievale dei Padri Domenicani. Dal 1992 ospita un’installazione permanente dell’artista beneventano Mimmo Paladino, uno dei più grandi esponenti della Transavanguardia. L’Hortus vuole essere una sorta di galleria d’arte libera e immersa nel verde. Le opere il Cavallo, il Disco, la Testa equina, il Teschio, si alternano a resti dell’epoca romana (pezzi di colonne, di capitelli e di frontoni) creando un contrasto che comunica la complessa cultura del Sannio.
5) DUOMO: o Cattedrale di Sancta Maria de Episcopio, è un’architettura religiosa sorta nel 780 e fu ampliata nel XII secolo. Il massiccio campanile in stile gotico è invece del 1280. Quasi completamente distrutto durante i bombardamenti alleati del 1943: dell’edificio rimasero soltanto il campanile, la facciata e la Cripta con i suoi affreschi. Importante testimonianza della vecchia cattedrale è porta di bronzo del XII secolo, la Janua Major, composta da 72 formelle con bassorilievi. .L’edificio attuale, di aspetto moderno, è stato completato nel 1965 e successivamente restaurato tra il 2005 ed il 2012 quando è stato allestito un percorso ipogeo fra i resti del foro romano, sopra i quali era stato costruito l’edificio di culto.