
L’estate è finita e, forse, andare a vedere un film sugli squali nell’Oceano non vi sembrerà poi una cattiva idea. Da domani, infatti, uscirà nelle sale Paradise Beach – Dentro l’incubo, con Jaume Collet-Serra alla regia e Blake Lively, che passa dagli squali di Manhattan in Gossip Girl a quelli reali, lottando per la sua sopravvivenza. Lei, infatti, sarà Nancy, una giovane studentessa che si reca in una placida e solitaria spiaggia messicana, dove andava la madre quando era incinta di lei. Rimasta sola, dopo aver fatto surf con alcuni ragazzi del luogo, scorge un cetaceo dilaniato e, prima che se ne possa accorgere, emerge dalle acque l’assassino, un feroce squalo bianco, che la costringerà a rifugiarsi su uno scoglio, vicino alla riva, ma troppo lontano per mettersi in salvo senza cadere nelle fauci del predatore.
Definito il miglior shark-movie del decennio, ormai un sottogenere riconosciuto dell’horror, il film di Collet-Serra ha sbancato il box-office in America, non solo per la bellezza dell’attrice in bikini. Il regista, già attratto dalle ombre e dalla tensione del genere horror con i suoi film come Orphan e Run all night, ha avuto la maestria di sfruttare al massimo la bravura dell’attrice, rendendola unica protagonista assieme allo squalo, e la bellezza di quel minimo scorcio di mare e spiaggia, tramutandolo in un luogo di terrore e paura. Ad essere raccontata, però, non è la cattiveria degli squali, ma quello che noi uomini, nella nostra indifferenza e poca lungimiranza, stiamo facendo: rovinare il pianeta costringendo gli animali a trovare nuovi posti in cui adattarsi. La lotta in cui si cimenterà la bella Blake Lively sarà contro la natura o contro l’uomo stesso? Da domani potremo scoprirlo.
Potrebbe interessarti:
• Suicide Squad: Spin Off per Joker e Harley Quinn?
•Una mamma per amica: di nuovo insieme, novità e spoiler dell’atteso ritorno