Il Partito Democratico si riunisce. Questo pomeriggio ci sarà la cosiddetta “Direzione PD”, appellativo nato in questi giorni per descrivere la situazione all’interno del partito principale del centrosinistra. La famigerata ‘direzione’ consiste in un aperto confronto su tematiche come il voto e la strategia politica da attuare per affrontare il M5S.
Alle 15.10 il Partito Democratico ha ufficialmente aperto il confronto fra renziani e minoranze interne su leadership del partito e data del voto. Il congresso si terrà al centro congressi di via Aliberti a Roma.
Cosa emerge dal confronto che si terrà durante questo pomeriggio? Due potrebbero essere le strade per tracciare il futuro dei democratici: un congresso, verso il quale il segretario di partito Matteo Renzi presenterà le dimissioni, o le primarie del partito, nelle quali l’obiettivo sarà quello di una leadership legittimata da un passaggio popolare, “a patto che chi perde rispetti il reale esito del voto“, come ha commentato lo stesso ex premier.
Evidente come l’obiettivo di Renzi sia quello di cercare di rilanciare il partito, di modo che recuperi il suo appeal e soprattutto la credibilità agli occhi degli elettori, divisi dalla spaccatura interna dell’ultimo anno.
Le minoranze cercheranno probabilmente di stipulare un insieme di regole concordate in perfetto accordo tra tutte le parti, così come la richiesta di un segretario di garanzia per la fase congressuale, obiettivo di Enrico Rossi.
Cosa uscirà dalla “Direzione PD”? Certamente dopo oggi pomeriggio gli elettori, in particolar modo quelli di sinistra, potrebbero avere le idee più chiare sulla condotta da assumere.
