
Matteo Renzi si è dimesso. Ma adesso cosa succede? Quando si vota? E, soprattutto: ci sarà un governo tecnico o si andrà alle elezioni?
Risultati Referendum 4 dicembre: quando si vota?
I risultati del referendum di ieri 4 dicembre 2016 sono stati chiari: gli italiani, come ammesso dallo stesso premier (uscente?) Matteo Renzi, si sono espressi per il No. Bocciata, dunque, la riforma Renzi-Boschi: il quesito referendario proposto dal primo ministro italiano e dalla ministra è stato respinto da una fetta consistente del popolo italiano. Le percentuali? 59.11 per il No e 40.89 per il Si. Una vittoria schiacciante, un risultato che forse non tanti si aspettavano.
Ma adesso? Ora che il primo ministro, stando a quanto dichiarato da lui stesso, sta per dimettersi, ci si chiede come si debba procedere. Cosa stabilisce la legge in questi casi?
Governo Tecnico dopo Renzi o Elezioni?
Il PD ha ancora la maggioranza del Parlamento. Ciò significa che, a meno di ribaltoni, non dovrebbe esserci, almeno in teoria, un voto di sfiducia. Perché sì, in questi casi è ancora la coalizione di maggioranza, ovvero il Partito Democratico, alla guida del Paese. Praticamente, con le dimissioni di Renzi cambia solo il primo ministro: il Governo non è obbligato a dimettersi.
Qualora invece ci sia un voto di sfiducia, sarebbero tutti i ministri a dover dimettersi. In quel caso cambierebbe il Governo, e conseguentemente si andrebbe alle elezioni.
Quando si vota, dunque? Nel caso in cui ‘cadesse’ la maggioranza, allora si voterebbe subito. Ma se si prospetta un governo tecnico (l’unica ipotesi percorribile, al momento), allora fin quando questo avrà la maggioranza non si procederà con le elezioni, che avverrebbero alla data già prefissata, ovvero nel 2018.