
Gli Skill Games, per una branchia dell’industria del gioco, sono il futuro ma, per grossa parte di sviluppatori e rappresentanti sono invece un intralcio, un qualcosa di troppo e, per concludere, un fallimento annunciato. Ma chi invece è a sostegno degli skill games, la pensa diversamente: e cioè che occorre ancora maggior tempo prima di mostrare la validità del loro impiego. I rappresentanti dell’industria si sono dunque riuniti ad un recente incontro sulla game technology, organizzato in Nevada, a Las Vegas.
Il direttore esecutivo dell’AGEM (Association of Gaming Equipment Manufacturers) ha sottolineato come “il progetto legge del Nevada, presentato al Senato nell’ormai lontano 2015, ha praticamente concesso il via libera agli skill games senza portare a conclusione i regolamenti. Al momento si è in una fase di totale sperimentazione per un tipo di giochi che è in vita da soli tre anni: un lasso temporale, francamente, troppo breve per esprimere giudizi”, si legge sul sito Gamingreport.it. Lo stesso direttore di AGEM ha chiarito che, approvato il disegno di legge, ci sarebbero voluti almeno cinque anni per l’effettivo lancio degli skill games. Siamo in un lasso temporale decisamente troppo breve per esprimere giudizi, anche perché molte sono le aziende che negli anni hanno speso quote e energie per le funzioni degli Skill Games. Il futuro ispira dunque fiducia, dal momento che sono coinvolti veri e propri colossi del settore.
Tra questi spicca Synergy Blue, impresa specializzata in skill games, intenzionata a chiedere una licenza alla Nevada Gaming Commission per operare nello Stato. Il patron della società, George Washington ha sottolineato la futura importanza degli skill games che, stando ai suoi dati, sarebbero già stati richiesti dal 70% dei casinò, che inserirebbero così i giochi stile arcade tra le proprie offerte. E facendo un giro nel nostro Paese, apprendiamo che diverse piattaforme di casinò online italiani aumenteranno la loro offerta di gioco introducendo dei veri e propri social casinò, sulla scia di giochi da gameplay social, stile Farmville di Facebook, popolari per tutte le fasce d’età e capaci di appassionare gli utenti.
Gli skill games oggi sono un’incognita ma ugualmente una attrattiva per le nuove generazioni di giocatori, a maggior ragione perché contribuiscono ad arricchire le varie offerte, aumentando così l’afflusso della clientela. Nonostante un iter di elaborazione e di entrata in vigore lungo e complesso, e non esente da colpe nella mancata maggior diffusione degli skill games, ci sono molti casinò che ancora oggi ne disconoscono l’esistenza, nonostante molti giochi, prodotti anche da Synergy Blue, presentino le stesse metriche e gli stessi parametri delle slot machine, seppur ancora in fase di sperimentazione. Altri casinò, invece, stanno fortemente puntando sulla Generation X per la loro crescita nel prossimo decennio.
Il presidente della Nevada Gaming Control Board, Sandra Douglass Morgan, ha fatto riferimento agli skill games che non hanno ottenuto una significativa popolarità nei casinò. Altri hanno sostenuto la necessità di dedicare un piano a parte dei casinò agli skill games invece di metterli insieme alle slot.
Brian Wyman, vice presidente senior di The Innovation Group, ha dichiarato che l’industria non è molto brava nel modo di organizzare lo spazio per i giochi, come accade invece nei negozi al dettaglio o nei negozi di alimentari.
“Una volta mi hanno chiesto qual è il piano di casinò con slot machine più attrattivo nel quale sono stato. Non ricordo la risposta che ho dato, ma mi hanno detto ti sbagli, è il G2E (l’expo) perché è ben organizzato”. Wyman ha fatto riferimento anche ad una maggiore protezione circa gli introiti, dal momento in cui l’industria si è rivelata, storicamente, molto più brava ad adattare i propri schemi in cerca di soluzioni.